
A chi le chiede se si sente emozionata, Monica Giandotti confessa di essere carica di adrenalina e pronta a onorare il nuovo incarico proferitole da mamma RAI. La giornalista romana da stasera, infatti, non condurrà più Tg3 Linea Notte ma sarà al timone di Tg2 Post, già dalla stessa serata di oggi. Così hanno deciso a Viale Mazzini. E non si sa, o non si capisce bene, il perché della scelta. L’ipotesi più attendibile sembra essere quella relativa allo share.
Rai2, più precisamente l’access prime time della rete, registra ascolti piuttosto striminziti che faticano a stare tra il 2 e il 3%. E i venti minuti, o poco più, destinati alla rubrica-appendice del tg2 serale si rivelano persino dannosi per “tirare la volata” al programma di prima serata. C’è da dire anche che nel frattempo Manuela Moreno, conduttrice dell’access di approfondimento della seconda rete, fa esattamente il contrario della collega, approda a Rai3 dove, già da tre settimane, sempre in preserale ma solo di sabato, conduce con Peter Gomez il programma di attualità Un alieno in patria, con Paolo Rossi ospite fisso. In effetti, la Moreno passa, in distacco, alla Direzione Approfondimento guidata da Paolo Corsini.
Potrebbe quindi sembrare una scelta obbligata, visto il posto vacante. Ma allora viene da chiedersi: perché proprio la Giandotti che difende egregiamente, peraltro solo al secondo anno di conduzione, il “gradimento” della fascia notturna del Tg3 che fu del mitico Maurizio Mannoni? La giornalista, in una lunga intervista rilasciata ad Adnkronos, sembra non si preoccupi più di tanto e si dice pronta per la nuova sfida.
Pur consapevole che “si tratta di una fascia oraria molto importante dell’informazione pubblica”. Al momento non si prevedono stravolgimenti particolari. Il format del programma, perfettamente riconoscibile, prosegue la Giandotti, sarà lo stesso di prima. Anche io sarò me stessa, non diversa da quella che sono. Con la redazione, punteremo a un prodotto che possa avere un grande rigore per le notizie, una scelta accurata degli ospiti e, di conseguenza, opinioni “di qualità” che diano una mano agli ascoltatori a capire le vicende complesse del mondo. Gli argomenti saranno quelli del giorno, trattandosi di una striscia quotidiana. E glissa, la giornalista, in maniera elegante, quando le viene chiesto di malumori, riferiti da indiscrezioni, che aleggerebbero proprio all’interno della redazione del programma. “Non solo il Tg2 ma la Rai, l’azienda Rai, mi ha chiesto di iniziare questa che ritengo una impegnativa e coinvolgente avventura professionale. Raccolgo la sfida con grande entusiasmo e passione, pur sapendo che il compito non è affatto facile”. Senza alcun dubbio, aggiungiamo. Visto che, nell’access prime time, gli ascolti di Rai2 sono da sempre in sofferenza.
D’altronde il bouquet offerto a quell’ora dalla concorrenza, interna ma pure esterna, è sicuramente di rilievo. Su tutti Stefano De Martino con Affari Tuoi. Ma ci sono pure Un posto al sole di Rai3, “Striscia” di Antonio Ricci su Canale 5 e In Mezz’ora della Gruber su La7, primo talk della fascia.
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