Abbiamo visto, negli anni, che oltre all’aspetto demenziale della propria comicità, i Griffin hanno spesso usato gli stereotipi più diffusi e – per certi versi – curiosi per dar vita a gag indimenticabili. E quando si parla di stereotipi, negli Stati Uniti, non si può non pensare agli italo-americani. D’altronde sono innumerevoli i film che hanno come protagonisti nostri connazionali (o discendenti) che negli USA si sono distinti per questioni più o meno nobili. Ebbene, in questo caso il proprietario di una tavola calda, proveniente dal Belpaese, ha un’accesa discussione con una donna di colore…
Ecco quindi spuntare la voce di sottofondo che racconta l’accaduto in pieno stile documentario: la “femmina nera”, così come la definisce il narratore, si prepara al combattimento con il suo nemico naturale (l’italiano) sfilandosi tutti i suoi anelli. Mentre il nostro connazionale si accerta che tutti stiano guardando, ecco spuntare anche un gruppetto di…ebrei. Che, per istinto di sopravvivenza, scelgono un modo alquanto singolare per scappare dalla zuffa e mettersi così in salvo. I soliti, assurdi, Griffin!
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