Archiviata la questione del presentatore (Gianni Morandi) e delle sue ‘vallette’ (Belen Rodriguez e Elisabetta Canalis) ecco arrivare le prime news riguardanti le novità per il prossimo Festival di Sanremo che si terrà dal 15 al 19 febbraio 2011. La riforma più importante riguarda le votazioni. Innanzitutto si abbassa considerevolmente l’importanza del televoto (l’unica maniera che aveva il pubblico per intervenire). È Gianmarco Mazzi, direttore artistico del Festival per la quarta volta, a spiegare questa piccola rivoluzione: “Quest’anno abbiamo deciso di temperare il peso del televoto perché vogliamo dare più spazio al voto di qualità, quello dell’orchestra e dei giornalisti che avranno una golden share”. Mazzi, insomma, è seriamente intenzionato a far proprie le direttive emanate dall’Antitrust con apposito bollettino, nel quale si indicava come opportuno un ‘freno’ al televoto. Questo perché negli anni passati molti consumatori (e televotanti) avevano segnalato che le telefonate erano state fatte da operatori specializzati nel settore. Mazzi ha poi aggiunto: “Stiamo pensando anche di far votare solo da utenze fisse domestiche e di limitare il numero di telefonate che si possono fare da un’utenza”. Spazio al voto di qualità e non solamente al giudizio del pubblico che poche volte riesce ad essere obiettivo. Le preferenze del televoto, molto spesso, riflettono le preferenze sul personaggio e non sulla qualità artistica del brano. Mazzi conclude: “Ricordo ancora come restai sconcertato quano una bellissima canzone dei Negramaro ricevette pochissimi voti da casa. Il fatto è che a volte il pubblico non coglie subito la portata di un brano, soprattutto se non è melodico e cantato da un viso dolce”. Dopotutto il Festival di Sanremo è un Festival della Canzone Italiana, non dei cantanti.
Marco Pesino
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