Non sembra vedere la fine del tunnel l’annosa diatriba tra Michele Santoro e il direttore generale della Rai Mauro Masi. Al giornalista conduttore di Annozero sono stati notificati dieci giorni di sospensione e mancata retribuzione dopo la prima puntata del talk show, nella quale lo stesso Santoro aveva ‘osato’ un “mavaffambicchiere” nei confronti di Masi. Il quale non deve averla presa proprio bene e ha deciso per questa che definisce come una “sanzione disciplinare”. Niente censura, quindi. Soltanto una punizione esemplare per la cattiva condotta di Santoro che ora promette battaglia. “Reagirò in tutte le sedi” ha tuonato, trovando peraltro manforte in Paolo Garimberti, presidente Rai, che ha definito la sanzione come “sproporzionata”. Nella lettera inviata al presidente del consiglio d’Amministrazione della Rai, Santoro ha scritto: “’Il provvedimento disciplinare assunto nei miei confronti, con una procedura ad personam, è di una gravità inaudita e, contro di esso, reagirò con tutte le mie forze in ogni sede”. Ha poi continuato scrivendo che “Una punizione nei miei confronti si trasforma così in una punizione per il pubblico, per la redazione, per gli inserzionisti, per la Rai. E, in questo modo, si spezzano le gambe a un programma di grandissimo successo, dopo averlo già sottoposto a una partenza ad ostacoli, dopo che ogni settimana deve andare in onda in un clima di tensione, dopo che Vauro e Travaglio sono costretti a fornire gratuitamente le loro prestazioni senza che vengano fornite motivazioni di sorta”. Per ora è solamente un botta e risposta che difficilmente porterà ad una soluzione. Staremo a vedere come andrà a finire.
Marco Pesino
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