Stefano Eranio è stato licenziato dalla tv svizzera RSI per un commento a sfondo razzista durante il programma di approfondimento sulla Champions League. L’episodio risale a martedì sera, dopo il match tra Bayer Leverkusen e Roma, terminato 4-4. All’ex calciatore di Genoa e Milan è stato chiesto un parere su un’azione difensiva del difensore di colore dei capitolini, il tedesco Rudiger, ed ecco lo scivolone. Eranio ha commentato così: “I difensori di colore sono forti fisicamente ma quando viene chiesto loro di pensare commettono questi errori nella linea difensiva”.
Ieri mattina, RSI ha diramato un comunicato ufficializzando il licenziamento di Eranio che, a quanto pare, già il mese scorso, durante Manchester City-Juventus, si era reso protagonista di un altro episodio simile. La tv svizzera ha sottolineato il precedente di settembre e che il comportamento dell’ex centrocampista della Nazionale “non segue le regole e la deontologia del servizio pubblico”.
Eranio, come facile prevedere, si è subito difeso dalle accuse dichiarando all’Ansa: “Non sono razzista e non era mia intenzione offendere qualcuno. Ma se l’ho fatto è giusto che paghi. Sono del pensiero che i giocatori di colore di scuola africana non hanno mai curato abbastanza l’aspetto tattico, e il fatto che non abbiano mai vinto un Mondiale lo dimostra. Se lo facessero, non vinceremmo una partita. Allo stesso tempo ricordo che al Milan chi ci fece fare un salto di qualità tatticamente fu Desailly, mentre in avanti avevamo un fuoriclasse del calibro di Weah”.