Carlo Conti: “Il mio sarà un Festival nazional-popolare”
pietro.gugliotta
Il conduttore Carlo Conti si sta godendo le meritate vacanze con la famiglia e la sua prima figlia. Vacanze meritate perchè l’autunno si avvicina e sarà un periodo molto intenso per il conduttore, che dovrà fare i conti con il rientro in tv con “L’Eredità”, il pre-serale di Rai Uno, e sopratutto con l’organizzazione del Festival di Sanremo. Proprio il tema del Festival è al centro dell’intervista che Conti ha concesso a “Il Secolo XIX”. “Non faccio proclami: sarà come le altre mie trasmissioni. Non dimentichiamoci mai che Sanremo è una gara di canzoni orecchiabili” esordisce il conduttore, che poi prova a spiegare quali saranno i tratti distintivi del suo Sanremo. “Il mio sarà un Festival normale, nazional-popolare. E’ importante allargare la forbice dell’ascolto come mi succede sempre, in linea con tutti i miei programmi, che si propongono di interessare e divertire trasversalmente tutto il pubblico di Rai1” sottolinea Conti. Il Festival di Sanremo 2015 sarà ovviamente condizionato dai tagli al budget che la Rai ha dovuto apportare su tutta la programmazione, per Carlo Conti non sarà un problema: “Sanremo si farà con meno magie e più fantasia. Risparmieremo, ma il pubblico non se ne accorgerà”. La tabella di marcia è stata già preparata: entro metà settembre arriverà il regolamento, poi si passerà alla fase di casting, per scegliere anche la nuova co-conduttrice. Si ritorna ad una sola canzone in gara, con 16 cantanti, oltre alla categoria giovani, senza preclusioni alcuna per i generi. “Dalla romanza al rap, Passando per il rock ,non precludo nessuno. Voglio uscire dal classico brano sanremese” conclude il conduttore toscano.