Da anni il mondo del gambling “spinge” dai display sempre più ampi degli italiani: spina dorsale di un settore nevralgico della comunicazione e dell’intrattenimento, quello delle scommesse online ha rappresentato per lo sport sia una risorsa sia un problema di assetto. Da un lato, si tratta di un comparto fondamentale per le attività sportive, che vedono moltiplicarsi spazi e attenzione, dall’altro, il caso di alcune società sponsorizzate da aziende del settore (cosa alquanto diffusa all’estero) ha più volte posto problemi di opportunità.
A livello televisivo, però, le cose sono assai più semplici ed è piuttosto consueto che le trasmissioni sportive prevedano dei momenti dedicati alle quote, con ospiti di vario tipo. Pensiamo al caso di Adam Grapes, simpaticissimo quotista di SNAI, autentico Englishman (per quanto qualcuno abbia persino dubitato che si trattasse di un attore!), dotato di un british humour tutto personale: divenuto quasi per caso il “volto” di SNAI nei collegamenti su Sky Sport, è stato “requisito” da altre trasmissioni, sia di intrattenimento puro (è il caso di Avanti un altro, programma di Paolo Bonolis) sia di sport, diventando commentatore di wrestling e freccette sempre per conto di Sky. Ha persino pubblicato un libro, Impara l’inglese con Adam Grapes, interessante esempio di ludodittica, pubblicato a fine 2013 dall’editore Vallardi.
Con i mondiali alle porte, si parla di una sua striscia quotidiana su scommesse, quote, gioco online, dai canali del network di Rupert Murdoch, anche se le bocche sono cucite. Del resto, SNAI ha recentemente “assoldato” anche un altro apprezzatissimo volto dello sport televisivo italiano, ossia Josè Altafini, campione del mondo con la maglia del Brasile nel 1958 e autentica gloria del calcio del Belpaese.
Poco o niente, invece, si profila in casa RAI, tendenzialmente più restia a parlare di gioco, anche se non si escludono sorprese.
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