Angelo racconta: “Il 28 marzo, nel cuore della notte, sono stato svegliato dai carabinieri con un mandato di cattura. – ha continuato – Lì è iniziato l’incubo (…) Secondo il Pm avrei fornito supporto logistico alla vendita di stupefacenti provenienti dall’estero nelle discoteche romane. Ma non ci sono prove, testimoni, telefonate. Hanno fatto delle ipotesi sulla mia amicizia con uno dei personaggi coinvolti. La mia pena è stata annullata. In tutta la mia vita ho solo fumato qualche spinello con gli amici, invece mi hanno fatto passare per un pezzo grosso della mala”.
Tutto è bene quel che finisce bene dovremmo dire a questo punto ma non possiamo non ammettere che si è trattato di un grande errore che Angelo Marotta porterà per sempre sulle sue spalle.