Antonio di Bella, direttore di Rai Tre, ha ringraziato tutti coloro che hanno preso parte con passione e professionalità alla realizzazione di questo programma ma ha ammesso che questa era l’unica soluzione possibile per un format che evidentemente non è più in linea con le esigenze del pubblico.
“Il nostro sforzo comune”, afferma infatti Antonio di Bella, ” non è riuscito a catalizzare l’interesse del pubblico. Non possiamo che prenderne atto. Siamo già al lavoro per strutturare nuove offerte editoriali in queste e altre fasce d’ascolto”. Dispiace che un programma storico peraltro di interesse sociale cada in questo modo ma forse gli italiani hanno bisogno di altro in questo momento e siamo sicuri che la Rai ruscirà a capire queste nuove esigenze e ad offrire ciò di cui il pubblico ha bisogno.