L’evoluzione politica degli ultimi giorni ha convinto la dirigenza di Rai Tre a realizzare una puntata speciale di Ballarò sulla crisi di Governo e sulla situazione economica molto grave del nostro paese. Il programma di Giovanni Floris dunque bissa l’appuntamento classico e consueto del martedì sera, con una puntata speciale questa sera, sabato, alle ore 21.30 su Rai Tre, dopo Che tempo che fa. Oggetto della puntata non potrà non essere la crisi economica e sopratutto le dimissioni del premier Silvio Berlusconi, ed ovviamente il suo successore. I temi erano già stati affrontati martedì, in una puntata che ha visto un recordi ascolti spaventoso: infati oltre 6 milioni di spettatori, per una quota di share del 22%, risultato mai ottenuto dall’approfondimento politico di Rai Tre. E dunque si replica questa sera, con una puntata nuova, con nuovi ospiti. Il direttore di Raitre, Antonio Di Bella, ha spiegato la scelta di mandare in onda il programma questa sera. “Lo speciale rientra nella nostra linea programmatica, penso a una tv corsara, meno ingessata rispetto al passato, attenta alle dinamiche in atto e slegata dalla vecchia idea di palinsesto”. Alla puntata di questa sera parteciperanno il leader dell’Italia dei valori Antonio Di Pietro, il presidente del Partito Democratico Rosy Bindi, l’ex-premier britannico Tony Blair, il presidente della Ipsos Nando Pagnoncelli, l’economista Marco Simoni e la giornalista Concita De Gregorio.
Pietro Gugliotta
Mai più menzogne sulla scuola!
Mai più tv spazzatura! Mai più iniquità sociale!
Mai più bavagli all’informazione! Mai più accanimento sui più deboli! Mai più privilegi per i più ricchi! Mai più irresponsabilità ! Mai più egoismo e proprio interesse di chi sta al governo! Mai più inviti ad evadere le tasse!
E’ praticamente impossibile che il governo monti riesca a trovare una soluzione per uscire dalla crisi, nche perchè il problema di tutti noi cittadini è la totale mancanza di fiducia verso tutta la classe politica che ci sta continuamente divorando tutte nostre fatiche
mai più un ministro del lavoro che, benchè serioso, gioisce , anzi gode, quando cresce il numero dei disoccupati!
mai più l’insulto eretto a modalità di propaganda politica e men che mai come modo di governare.
mai più un governo per il quale il numero dei disoccupati è sempre basso, c’è sempre un altro paese che ne ha di più!!! Che bello!!