E’ ritornato ieri sera l’approfondimento d’informazione condotto da Giuliano Ferrara su Rai Uno. Come la scorsa stagione televisiva infatti, al termine del Tg1, Ferrara va in onda con un piccolo approfondimento di cinque minuti intitolato “Qui Radio Londra“. Spazio dunque al commento critico del giornalista Giuliano Ferrara che parlerà dei principali argomenti della giornata, approfondendo temi di politica, economia e anche di costume, non solo riguardanti l’Italia ma di interesse mondiale. Lo stesso Ferrara racconta la trasmissione e i risultati in termini di share che ha avuto la scorsa stagione, in una intervista rilasciata a “Il Giornale”. “Di certo non è un momento felice per la tv generalista. Però è anche vero che una sorta di fisiologico calo di ascolti ce l’avevo anche tanti anni fa, quando iniziavo dopo Tra moglie e marito di Marco Columbro su Canale 5. Una sella di ascolti. Una sella piccolissima”. Segnale dei tempi che cambiano, secondo Ferrara, è la pubblicità. “Veniamo dopo il Tg1, Ma c’è anche un pacco di pubblicità. Ai tempi del Fatto di Biagi, ad esempio, non c’era. In ogni caso la mia curva di ascolti è in salita, regge bene e io sono soddisfatto. È un ottimo risultato che ci sia una media di 4 milioni e ottocentomila telespettatori a seguire una trasmissione fondata su argomenti diversi da quelli di Economist, Corriere, Repubblica, Stampa eccetera eccetera”.
Pietro Gugliotta
Grazie Ferrara !! per ciò che hai denunciato stasera a R Londra . La gente va informata , non solo dalla Gruber !!!