Inevitabile che ieri, nella serata del Festival di Sanremo 2011 dedicata all’Unità d’Italia, a fare la parte del leone sarebbe stato il grandissimo Roberto Benigni. La sua presenza e il suo monologo hanno tenuto incollati davanti ai teleschermi qualcosa come 15 milioni di spettatori su tutta la penisola (15.398.000 per la precisione). A fare da cornice le esibizioni dei 14 Big in gara (anche quelli già eliminati), saliti sul palco per riproporre delle canzoni storiche della musica popolare italiana. Ma dicevamo di Roberto Benigni, capace di far sorridere e far commuovere con un monologo che partendo dall’inno di Mameli ha ripercorso la storia del Risorgimento italiano e dei suoi personaggi principali, strappando applausi e regalando una buona dose di ricordi. E i dati Auditel parlano chiaro: ad attirare lo share di ieri sera è stato soprattutto Benigni visto che dopo di lui, quindi dopo le 23.00, l’ascolto si è letteralmente dimezzato passando a ‘soli’ 7 milioni di spettatori. Gianni Morandi, commentando la terza serata del Festival di Sanremo 2011, ha detto: “Per quanto mi riguarda io lo avrei registrato e lo farei vedere nelle scuole”. Nulla da eccepire. Ieri c’è stato il ripescaggio dei due Big precedentemente eliminati: Anna Tatangelo e Al Bano sono quindi rientrati in gara determinando la definitiva uscita di scena di Anna Oxa e Patty Pravo. Questa sera, quarta serata del Festival, andranno in scena i duetti e purtroppo proprio l’eliminazione di Patty Pravo ha cancellato dal programma il suo duetto con Morgan. Ma oggi è anche il momento cruciale per i quattro Giovani rimasti in gara che si giocheranno la vittoria finale proprio nella quarta serata. Grande attesa sul palco dell’Ariston per i Take That e per Robert De Niro, che presto vedremo al cinema con Manuale D’Amore 3 assieme a Monica Bellucci.
Marco Pesino
Roberto Benigni ed il “popolo Bue” hanno in comune soltanto una cosa: la memoria corta.
E sì, si sono scordati tutti di quando l’apologeta festivalerio del tricolore e dell’inno di Mameli sfotteva, assieme ai compagnucci filosovietici e filomaoisti che prediligevano l’inno dell’Internazionale e la bandiera rossa, il popolo della vera destra perchè esponeva la bandiera italiana e cantava l’inno d’Italia!
A chi, in buona fede, mi ricorda che i tempi sono cambiati rispondo: è vero i tempi sono cambiati, ed i compagnucci come Benigni non sono più proletari e guadagnano tanti bei soldini!
L’Artista Benigni in mezz’ora di festival ha incassato ben 250.000 euro, alla faccia dei cassintegrati e dei disoccupati, usciti dalle tasche degli italiani che pagano le tasse, cioè molto di più di quanto guadagni nella stessa mezz’ora Silvio Berlusconi da lui preso di mira continuamente con la “satira”, o meglio col veleno dell’invidia.
E non voglio entrare in merito alle corbellerie e menzogne, da libro di storia delle elementari, dette a proposito del “glorioso risorgimento”. Ma questa è un’altra storia.
Prima di commentare sarebbe opportuno farsi un giro in Rete. Davvero si possono trovare tutte le informazioni necessarie per una completa conoscenza: Roberto Benigni ha devoluto i 250mila euro del compenso per il Festival di Sanremo all’Ospedale Meyer di Firenze per la costruzione di un nuovo padiglione. La decisione è stata presa al momento della firma del contratto.
Distinti saluti
Grazie per la precisazione, Marco, ne prendo atto; ma non cambio di una sola virgola il resto del mio commento: è storia documentabile.
Franco