La sua creatività artistica si afferma a teatro, dove si ritrova a recitare in una moltitudine di spettacoli: Giulietta e Romeo, Se questo è un uomo, Amata mia, Il laureato, I fatti di Fontamara, Troilo e Cressida e tanti altri che hanno immortalato le scene più importanti della giovane carriera di Giulio.
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Noi di tvoggi.info l’abbiamo intervistato per approfondire la sua esperienza sul set di “Nemici Amici”, miniserie trasmessa nella primavera del 2010, oltre che per scoprire i suoi punti di vista sul mondo della recitazione. Ecco come ha risposto Giulio alle nostre domande:
1) Come è stato lavorare al fianco di attori del calibro di Max Tortora e Antonello Fassari?
Max e Antonello sono due grandi attori, due vere e proprie macchine comiche… solo a guardarli si imparano davvero i ritmi della commedia. Per me è stato un vero onore poterci lavorare insieme. Non dimentichiamo, però, che nel cast ci sono anche Marina Massironi, Lino Capolicchio e Maria Rosaria Russo, attori e attrici che definirei di una generosità incredibile.
2) Ti va di raccontarci qualche aneddoto sul set di Amici Nemici?
Le imitazioni di Max… sul set spesso non riesci a smettere di ridere!
3) Un posto al sole d’estate è la serie che ti ha visto su impegnato su Rai Tre per due anni consecutivi nel ruolo di Antonio Brizio. Ci sarai anche quest’anno?
Purtroppo quest’anno non ci sarò… è stata una bellissima avventura.
4) Un’altra importante esperienza da te fatta nel 2010 è stata nel campo cinematografico con la pellicola di Nicola Deorsola dal titolo “Vorrei vederti ballare”. Ce ne vuoi parlare?
Si tratta di un film molto particolare, quasi tutti i reparti erano alla loro prima esperienza cinematografica. E’ un film che ha davvero un grande cuore, è stato girato con passione. Tratta di una storia d’amore che spero riusciremo a vedere sullo schermo anche se sarà davvero molto difficile. I soldi sono pochi e, ad oggi, stiamo ancora cercando una buona distribuzione.
La televisione ha ritmi velocissimi e molto spesso non hai il tempo di approfondire il lavoro. Sono dell’idea che un attore si deve fondamentalmente divertire in quello che fa a prescindere che lavori per il cinema, per la televisione o per il teatro: io mi diverto in tutti e tre i settori.
6) Il tuo curriculum artistico vanta tanti cortometraggi, performance teatrali e televisive. Il tuo talento è notevole ma anche molto giovane, proprio come te. Cosa ti aspetti dal mondo della recitazione e quanto è importante per te il tuo lavoro?
Quello che manca davvero di questi tempi per la crescita di un attore è la figura del Maestro, ormai ce ne sono davvero pochi. Parlo di quei registi che riescono davvero a lavorare sugli attori, che riescono a tirarti fuori cose che pensavi di non poter rappresentare. Mi auguro davvero di incontrare persone del genere.
7) Se dovessi scegliere tra il teatro e la televisione cosa sceglieresti e perché?
Sceglierei entrambi.
Intervista a cura di Francesca Brigida