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Paola e Chiara: “i talent? Dei tritacarne”

Mancano poco meno di mesi per il ritorno di X Factor in tv che, lo ricordiamo, da quest’anno avrà quattro giudici come nella versione originale del programma (Mara Maionchi, Elio delle storie tese,Enrico Ruggeri e Anna Tatangelo in questi giorni stanno selezionando i concorrenti del talent). Chi reputa il meccanismo dei talent show come un “tritacarne” sono state Paola e Chiara, le quali hanno fatto sapere di essere contrarie ai vari programmi televisivi in grado di sfornare talenti: Di nomi ce ne sono. Di persone di talento è pieno. Soprattutto in Italia. Detto con grande onestà, credo sia il meccanismo del “tritacarne” che non funziona O meglio funziona per ora, perché la gente non si è ancora stancata, ma quando e se non funzionerà più televisivamente e commercialmente, ci ritroveremo in un cimitero virtuale di artisti “lasciati a metà” – hanno fatto sapere le sorelle Iezzi  In parole povere non si può pretendere di sfornare 10 artisti nuovi ogni sei mesi, perché tutto ciò avrà un prezzo, che in molti stanno già pagando, ma la pagano anche la musica, che precipita in un baratro sempre più grande e gli utenti che non sanno più cosa ascoltare sollecitati continuamente da nomi nuovi e artisti stagionali. Per le due cantanti i talent show non sarebbero al servizio del talento (o meglio, lo sarebbero ma in minima parte), ma risponderebbero a delle logiche quasi prettamente televisive.