“Se in Rai non hai una persona che ti sostiene è difficile promuovere temi diversi da quelli consolatori delle solite fiction. E’ dura fare fiction di qualità perché manca il coraggio”. Così ha descritto la televisione di stato Claudia Mori, in occasione del Roma Fiction Fest. Per la moglie di Adriano Celentano, invitata alla manifestazione in veste di produttrice televisiva, la Rai sarebbe poco incline alla sperimentazione; l’ulteriore prova è stata fornita dal taglio degli episodi della serie Un corpo in vendita, di cui la Mori è produttrice: “Gli episodi censurati sono quelli sulla pedofilia e sulla tratta delle nigeriane perché non sono adatti al pubblico del primo canale Rai. Non sono d’accordo, i telespettatori sono preparati a tutto. Spero che si inizi a lavorare presto, in caso contrario non mi incatenerò davanti alla sede della Rai, ma davanti alla casa del direttore di rete e del direttore generale. I temi non rappresentano la linea editoriale di Raiuno, mi hanno detto. Io questa la chiamo censura, la censura purtroppo esiste nel nostro Paese e non solo in tv”.
La moglie del Molleggiato a concluso affermando che, se la Rai non fosse interessata a portare a termine il suo progetto, non esiterà a prendere accordi con Sky.
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