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Queste le parole del conduttore in merito alla questione par condicio: Il giornalismo libero e l’opinione pubblica possono confrontare, ad esempio, Formigoni e Penati, la Bresso e Cota, la Bonino e la Polverini, unici possibili vincitori nelle loro regioni. In tv no, è vietato, al massimo ci potranno essere delle pletoriche tribune politiche, o le dichiarazioni in pillole cui saranno costretti i tg. Insomma, proprio nel momento in cui il passaggio al digitale e l’allargamento del satellitare ci hanno dato l’illusione di una formidabile crescita dell’offerta a nostra disposizione, possiamo vedere come lo strumento televisivo sia stato brutalmente sterilizzato in un suo settore cruciale. Gli ottimisti dicono sempre che ogni situazione difficile ci regala un’opportunità: e in questo caso hanno ragione. Perché la legge e le norme sulla par condicio non possono bloccare l’informazione via web. Tutte quelle trasmissioni che adesso sono vietate in tv possono andare in onda ogni giorno, fino alla data delle elezioni, attraverso Internet. E allora la sfida è questa: facciamolo noi un programma libero e rispettoso solo dei doveri e dell’interesse giornalistico, con la grande credibilità e autorevolezza del Corriere della sera, con il fresco e meritato successo del suo sito, e – più in piccolo – con quel che ancora credo di poter fare, dopo quest’annetto di pausa ristoratrice. Mettiamolo tutti i giorni in Rete, e ognuno potrà seguirlo in diretta o all’ora che vuole. Chissà che dal male di un provvedimento poco lungimirante non nasca qualcosa di utile per tutti coloro che hanno a cuore il nostro mestiere e il valore dell’informazione.
Il programma partirà oggi pomeriggio alle 15.30 e si concluderà con lo spoglio elettorale del 29 marzo.