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Ipotizziamo che la stessa cosa accada all’interno del parlamento italiano: tutti i membri del Senato e della Camera sarebbero costretti non solo a rimanere in quarantena con tutti i disagi del caso, ma anche ad essere effettivamente presenti sul posto di lavoro… questo risolverebbe per almeno un bel po’ di giorni il problema dell’assenteismo e della conseguente questione dei ”pianisti”. Da non sottovalutare la convivenza forzata che ne deriverebbe: immaginate Paola Concia nello stesso metro quadro con Paola Binetti oppure Di Pietro insieme a Berlusconi? Potrebbero esserci due esiti: o non ne uscirebbe vivo nessuno, dato che si farebbero fuori l’uno con l’altro, oppure si risolverebbe tutto “a tarallucci e vino” …va bè la seconda opzione non è poi tanto lontana dalla realtà quotidiana!